La richiesta del mutuo è un passo molto importante per diverse persone. Si tratta, infatti, di un finanziamento a lungo termine che può durare anche oltre trent’anni; pertanto, è fondamentale esaminare attentamente le proposte delle banche e individuare la proposta più confacente alle proprie esigenze. Tuttavia, prima di iniziare la ricerca è necessario analizzare le diverse tipologie di mutuo disponibili e comprenderne le differenze. Vediamone alcune.
Il mutuo al 100%
Il mutuo al 100% è un tipo di finanziamento che copre l’intero ammontare dell’immobile. In genere, viene concesso dagli istituti di credito un mutuo che copre fino all’80% dell’immobile, ma in alcuni casi è possibile andare anche oltre a questa percentuale. Nello specifico, il mutuo al 100% viene spesso richiesto da coloro che non sono riusciti ad accantonare una somma per l’acquisto della propria casa. Tuttavia, per poter essere concesso un mutuo che copra l’intero valore dell’immobile acquistato è necessario che sussistano alcune garanzie integrative. Viste le peculiarità di questo mutuo, potrebbe essere maggiore anche il costo complessivo rispetto a quello tradizionale, pertanto, per avere maggiori informazioni è consigliabile effettuare il calcolo della rata del mutuo in modo da valutare fin da subito la fattibilità o meno dell’operazione.
Mutuo per ristrutturazione
Un’altra tipologia di mutuo è quella finalizzata alla ristrutturazione di un immobile. Come lo stesso nome suggerisce, si tratta di un mutuo di scopo, ciò significa che le somme erogate servono ad aiutare i proprietari a migliorare la propria abitazione, effettuare delle riparazioni o degli interventi di riqualificazione energetica senza dover intaccare le proprie risorse. A differenza del mutuo per l’acquisto di una casa, questo tipo di finanziamento non richiede garanzie ipotecarie, poiché le somme coinvolte sono piuttosto modeste. Ciò significa che la banca non richiede una garanzia reale (un’ipoteca appunto) ma potrebbe essere sufficiente anche avere un buon lavoro a tempo indeterminato, oppure avere una buona entrata come libero professionista, oppure ancora, una garanzia personale da parte di un terzo (come, ad esempio, una polizza fideiussoria).
Mutuo seconda casa
Se si ha intenzione di acquistare una seconda casa, ad esempio dove trascorrere le proprie vacanze oppure per poterla locare a terzi, è possibile richiedere un mutuo finalizzato a finanziare proprio queste operazioni. Più precisamente, per questi mutui non esiste limite in ordine alla categoria catastale dell’immobile che si vuol comprare, elemento invece cruciale per ottenere le agevolazioni previste per i mutui prima casa. Ciò significa che è possibile richiedere un mutuo anche per acquistare immobili di lusso o situati al di fuori proprio comune di residenza. Per chi acquista la prima casa, infatti, sono previste svariate agevolazioni, viceversa, per chi acquista una seconda casa (trattandosi di un investimento) non è previsto niente di simile. Ad esempio, una prima importante differenza riguarda l’imposta sostitutiva del mutuo: chi acquista una prima casa paga un’imposta sostitutiva pari allo 0.25% dell’importo erogato, viceversa, per chi acquista la seconda abitazione, l’imposta sale al 2%. Ciò vuol dire che su un mutuo di 200 mila euro, chi acquista la prima casa paga 500 euro di imposta sostitutiva, viceversa, chi acquista la seconda casa, paga quattro volte tanto, ovvero, 2000 euro.