Purtroppo, oggi si parla ancora poco degli attacchi di panico che colpiscono moltissime persone, circa il 2% della popolazione, perciò risulta importante fare un chiarimento e approfondire l’argomento.
Che cos’è il disturbo di panico
Chi soffre di attacchi di panico, detti in termini medici disturbo di panico DP, ha una storia di attaccamento che ha prodotto una certa fragilità. Chi ne soffre spesso ha delle dipendenze e tende a reprimere le sue emozioni. Inoltre, si possono anche trovare situazione critica che hanno minacciato la persona e il senso di incolumità.
Quali sono i segnali dell’attacco di panico
L’attacco di panico è problema che non risulta pericoloso dal punto di vista medico ma chi lo ha provato la descrive come un’esperienza davvero terrificante. Chi ha sofferto di un attacco di panico ha la sensazione di svenire, di impazzire, di perdere il controllo e anche di morire.
Alcuni scambiano l’attacco di panico con un attacco di cuore perché si sperimenta una certa difficoltà nel respirare e anche un peso al torace con anche fitte al braccio. La somiglianza tra due eventi rende quindi difficile arrivare a una corretta diagnosi. È consigliabile tenere presente sempre l’età del paziente poiché
l’evento spesso arriva attorno ai 25 anni, un’età troppo precoce per problemi cardiaci.
Soprattutto i primi attacchi di panico arrivano all’improvviso, senza che ci sia una causa specifica che possa spiegare l’ansia. Cresce poi la pura che l’attacco arrivi da un momento all’altro, peggiorando la situazione.
Come intervenire contro gli attacchi di panico
Ci sono diversi protocolli per imparare a tenere sotto controllo l’ansia ed evitare una spiacevole situazione come quella dell’attacco di panico. Oltre il training autogeno, lo yoga, la meditazione, l’ipnosi, le tisane etc. è consigliabile rivolgersi a uno psicologo per iniziare un percorso che elimini le dipendenze e la fragilità della persona. Il percorso può anche puntare a trovare un evento scatenante che ha portato a un senso della perdita di incolumità.
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