I sistemi antincendio sono molto utili e aiutano a salvare la vita delle persone. Sono, come dice il termine stesso, sistemi che consentono di prevenire o smorzare sul nascere un incendio. Esistono delle leggi e dei decreti che hanno appunto lo scopo di regolare la questione.

Secondo l’articolo 12 del primo comma del decreto legislativo numero 139/06 è prevenzione dell’incendio tutto ciò che permette di adottare norme, misre e accorgimenti per la sicurezza e l’incolumità della vita umana, dell’ambiente e dei beni. Tutto quello che evita l’insorgenza di un incendio.

I sistemi antincendio sono di due tipi, attivi e passivi. Vediamoli insieme.

Sistemi antincendio passivi

  • Barre antincendio: possono servire per isolare l’edificio, mantenere distaze di sicurezza oppure sono veri e propri muri tagliafuoco.
  • Strutture resistenti al fuoco che hanno appunto lo scopo di contenere gli incendi
  • Sistemi di ventilazioni
  • Sistemi che garantiscono una via d’uscita in base all’affollamento che può essere ipotizzato.

Ormai nei luoghi pubblici sono misure di sicurezza obbligatorie. Per i nuovi edifici già in fase di costruzione, per quelli vecchi invece occorre adattarli.

Sistemi antincendio attivi

Passiamo adesso a tutti i sistemi antincendio a protezione attiva. Rientrano in questa categoria, come sottolinea perfettamente il decreto, che sono sistemi attivi contro gli incendi tutti quegli impianti che vanno a rivelare la presenza di un incendio e che la segnalano anche. Chiaramente lo sono anche tutti quegli impianti che si occupano di estinguere gli incendi e di controllarli. Possono essere di tipo automatico ma anche manuale. Sono utili sia a controllare la presenza del fumo e del calore.

Sono attrezzature e impianti per estinguere gli incendi gli estintori, d’obbligo per legge nei luoghi pubblici ma anche all’interno dei condomini per esempio. Lo sono anche le reti idriche antincendio, così come i sistemi di allarme per la rivelazione automatica del fumo e dell’incendio. Questi sistemi ormai sono implementati anche in tante case. Possono davvero fare la differenza.

  1. a) attrezzatureed impianti di estinzione degli incendi (es. estintori, reti idriche antincendio, ecc.)
  2. b) sistemi di allarme incendio (es. impianti di rivelazione automatica d’incendio)
  3. c) segnaleticadi sicurezza (es. segnali di divieto, ecc.)
  4. d) illuminazionedi sicurezza
  5. e) evacuatori di fumo e di calore.

La guida non solamente definisce le misure, ma fornisce altresì le loro caratteristiche tecniche in relazione alle regole dell’arte attualmente applicabili.

Così, ad esempio, negli edifici con altezza antincendio superiore a quella fissata dalla legge quale altezza minima oltre la quale è necessario predisporre misure attive di prevenzione incendi, la rete idrica antincendio dovrà essere presente e avere le caratteristiche indicate dalle norme regolamentari e tecniche applicabili al momento della sua installazione (salvo adeguamenti futuri).

Lo stesso dicasi per gli estintori che, ad esempio, devono essere presenti in determinate autorimesse o nelle centrali termiche.

Nel caso di edifici in condominio soggetti al rispetto delle misure antincendio di prevenzione attiva, le spese per l’installazione e l’acquisto delle suddette apparecchiature e/o impianti devono essere sostenute dai condòmini in ragione dei millesimi di proprietà e nel caso di condominio parziale (si pensi ad alcuni casi di autorimessa) dai condòmini interessati sempre in ragione di tali criterio di ripartizione.

In ogni caso sono salvi i diversi accordi intercorrenti tra tutti gli interessati.

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Di Grey