foto da anthroposmagazine.com

Un bambino ogni millecinquecento nasce con una deformazione alla mano e uno su duemila è affetto da sindattilia, una patologia che consiste nelle fusione di due o più dita.

Si tratta di malformazioni più o meno gravi, che in ogni caso devono essere curate tempestivamente con chirurgia della mano e riabilitazione, visto che è proprio l’organo prensile la parte del corpo che permette al neonato di toccare e conoscere il mondo che lo circonda. Per garantire funzionalità all’arto occorre intervenire immediatamente: nel periodo tra i 10 e i 18 mesi il cervello del bimbo adatta i suoi schemi mentali allo sviluppo della mano.

Oltre alla limitazione funzionale, queste malformazioni congenite provocano anche un danno sociale. Insieme al viso è infatti la mano la parte di corpo più esposta agli occhi di tutti.

La sindattilia, che affligge le dita della mano e in casi più rari quelle dei piedi, è una malformazione congenita che può dipendere da diversi fattori. Le sue cause, nonostante non siano del tutto note, sono riconducibili a:

  • difetti genetici
  • ereditarietà

Questa patologia, più frequente nei maschi rispetto alle femmine, può manifestarsi isolatamente o associata ad altre anomalie come l’acrosindattilia, la clinodattilia e la polidattilia. Nel 57% dei casi interessa il terzo spazio interdigitale, cioè tra il medio e l’anulare, nel 27% il quarto spazio (tra anulare e mignolo), nel 14% il secondo spazio (indice e medio) e nel 4% lo spazio tra pollice e indice.

Le manifestazioni di sindattilia sono divise dal punto di vista clinico in casi:

  • semplici, con le dita unite soltanto da tessuti molli
  • complessi, dita unite anche da tessuto osseo o cartilagineo
  • complicati, quando sono unite tra loro più di due dita
  • incompleti, quando le dita non sono unite per tutta la loro lunghezza
  • completi, con dita completamente unite fino al polpastrello

L’approccio specialistico tempestivo, dai primi giorni dopo la nascita, è  fondamentale per ridurre al minimo i problemi al bambino. L’operazione e la relativa riabilitazione devono essere effettuate tassativamente entro un anno, in modo da dare al piccolo paziente la possibilità di imparare ad usare l’arto per afferrare oggetti, giocare, conoscere il mondo che lo circonda e avere relazioni sociali più normali possibili. Le tecniche di chirurgia della mano per curare la sindattilia sono numerose e vengono generalmente realizzate con innesti di cute prelevati da gomito o inguine.

Le malformazioni alla mano del neonato rappresentano un fulmine a ciel sereno anche per i genitori, visto che raramente c’è una diagnosi pre-natale in merito. Affidarsi a specialisti e strutture competenti nella chirurgia della mano rappresenta la migliore soluzione per capire e condividere il percorso terapeutico e gestire al meglio anche le difficoltà a livello psicologico e sociale che il bambino e la sua famiglia dovranno affrontare.

Di Grey